Sono ore d’intenso lavoro per la banda della Marina militare statunitense: si lavora costantemente per marciare durante la cerimonia d’insediamento del Presidente eletto, Donald Trump. Un floridiano ha, per la seconda volta, l’onore di essere uno dei clarinettisti a un insediamento presidenziale:
lo aveva già fatto quattro anni fa per Barack Obama. Replica per Trump, il 20 gennaio, a Washinghton DC. C’è fermento. “Sono concentrato – ci dice – suoniamo molto: eseguiremo marce militari che rappresentano la musica militare. E’ in evidenza il repertorio della marina, ovviamente, di cui faccio parte. Certamente, l’emozione c’è sempre e ogni prova ha la durata di due ore. Per prepararci studiamo tantissimo”.
Il clarinetto? “E’ stato sempre la mia vita – racconta -. Ho iniziato a otto anni col professore Paolo Buccheri a Floridia e con Guido Indomenico. Lui mi ha portato fino al conservatorio di Catania”. Successivamente Giancarlo ha seguito dei corsi di perfezionamento alla Scala di Milano e con i migliori clarinettisti del mondo. Giancarlo è annoverato fra i migliori interpreti al mondo per la sua duttilità e la capacità di avere grandi orizzonti musicali, proiezioni sonore di rara intensità e dinamiche che esprimono compiutamente la propria personalità artistica. La “mission” della U.S. Navy Band è supportare il presidente degli Stati Uniti, il Dipartimento navale, funzionari e alti ufficiali durante le cerimonie pubbliche rappresentando Inoltre 300.000 marinai americani nel mondo.“Eleva lo spirito di corpo”, incrementando la consapevolezza e le pubbliche relazioni. Questo è quanto affermato nelle basi costitutive del corpo musicale. E, non ultimo, “proietta un’immagine positiva in Patria e all’estero”. E’ importante notare come i musicisti debbano possedere una formazione musicale completa, in grado di spaziare con perizia in ogni stile musicale. I 174 musicisti sono selezionati, infatti, dalle migliori accademie mondiali. E non solo: la U.S. Navy Band cresce le sue eccellenze, coltivando i giovani alla musica e alla contemporanea pratica dell’addestramento fisico. Lì, il nostro Giancarlo, porta un pezzo d’Italia, ma soprattutto l’orgoglio della floridianità nel mondo. “Ne sono fiero” commenta il clarinettista.
Roberto Rubino