Dopo due anni di stop dovuto a motivi sanitari, la città del Liberty fiorisce d’iniziative e le sue architetture rilucono, svettando sulle altre città. Bisogna essere onesti: organizzazione, investimento sul territorio, costruzione di reti fra differenti realtà è una carta vincente.
La cittadina è un pullulare di culture condivise. Di giovani, soprattutto. Ciò che non può dirsi per altre realtà. Dalla sua, c’è una posizione geografica favorevole e una tradizione secolare, fatta di migranti, mestieri, artigiani, musicisti, santi e poeti. Rincuora il vedere giovanissimi mettersi in gioco: scegliere la Musica, poetare del bello, acquisire una rara consapevolezza, confrontarsi. Chapeau agli amministratori.