Creatività, costruzione del sapere, apertura al territorio, coinvolgimento degli stakeholders nella realtà sociale
Il “Fab- Lab”, didatticamente all’avanguardia nella stimolazione di un apprendimento significativo, debuttano ufficialmente. Ne è felice la dirigente scolastica, Giuseppina Mondella.
“I Laboratori – esordisce la preside – sono aperti al territorio e alla cittadinanza etnea. Sono laboratori disponibili per qualunque “maker” – ossiafacitore – che necessiti di tecnologia”: È la scuola che – davvero – si apre al quartiere, includendosi nel tessuto composito di una realtà cangiante. Con una novità musicale: come Gardner diceva, tutti possediamo diversi tipi di intelligenze; in questo caso, la musica, che coordina e si integra con le altre: “Chi vuol scrivere canzoni, comporre – continua – ha la possibilità di usufruire di strumenti all’avanguardia, registrandosi. Gli “spazi nuovi”, consentono ricreazione creativa, assieme a un nuovo laboratorio di chimica strumentale per effettuare esperimenti importanti, certificabili”. Ma ci sono altre sale, la medioteca, una new biblioteca, “baluardo di cultura, formazione e innovazione”. Una scuola in linea con le competenze chiave dell’Unione Europea.
I ragazzi si sono esibiti sulle note di Cohen: sono molto bravi, rappresentano il futuro, lo sono già. E’ molto importante che “vadano a metronomo”, maneggino una competenza musicale e possano cantare il proprio cammino.
Padre Evola, ex-docente del Cannizzaro, ha chiosato: “Avete fatto un bel gesto d’amore – rivolgendosi a tutti – perché avete realizzato qualcosa per gli altri. E questo, nella Settimana Santa, è un qualcosa di molto bello”.