A PORTARE CONFORTO AI FAMIGLIARI, IL VESCOVO SALVATORE. SI SONO STRETTI AL LORO DOLORE I CARABINIERI, LA MISERICORDIA, I RAPPRESENTANTI ISTITUZIONALI
La chiesa non basta per tre lutti. Di questo, il parroco don Antonino Loterzo, si scusa, con la sua consueta premura. Due bare bianche, i fidanzati, affiancate: Chiara disposta sul lato della Madonna. È il giorno del dolore, del commiato, dei perché. “Chiara, Giuseppe e Giovanni, è stato troppo presto per abbandonarci, sarà una perdita indimenticabile”.
Queste le parole di una parente prima della cerimonia. “Con la tua allegria, il tuo sorriso, lasci un vuoto immenso, dolce Chiaretta”. L’applauso sgorga come sangue da una ferita inguaribile. “La vita è quel che è, imprevedibile: dobbiamo essere più buoni, umili, sinceri” ha profferito il sindaco, Gianni Limoli, il cui pensiero è andato anche a Cristina, ancora in lotta per sopravvivere, al Cannizzaro di Catania. Gli amici di sempre indossano una shirt con la foto dei giovanissimi sovrimpressa. Il vescovo: “Quando si è levato l’applauso, consideriamolo come l’eco dei sentimenti che sono nei vostri cuori. Un evento così grave oltrepassa la comunità di Floridia. Traduciamo in preghiera quel bene che manifestiamo ai nostri fratelli: non perdiamo la speranza”.