“Le ragazze comprendono l’elettronica appassionate al pari dei ragazzi”. Così, Tiziano Rovella, che ha inaugurato un ulteriore ciclo di “Floridia in Biblioteca”. Per Paola Gozzo, fra le collaboratrici del progetto (nonché vicepresidente di Ninphea) che ha cambiato parte della Biblioteca in aula-laboratorio, è un’opportunità che schiude quel mondo finora rimasto celato ai giovanissimi, ai nativi digitali, che in tal guisa potranno portare questa esperienza in classe. “Tiziano Rovella è un inventore che opera nel settore della robotica – dice – e s’inserisce nello sforzo di “Floridia in Biblioteca” di rendere accessibile a tutti i saperi, attraverso la divulgazione per aree tematiche.
Dall’arte alla scienza, ci siamo dati un ruolino di marcia per consentire la massima diffusione dei messaggi anche attraverso gli incontri con le scuole e i laboratori didattici, in grado di rendere concrete le pagine dei libri. La robotica concilia l’arte del fare col pensare ed entusiasma i giovani”. Rovella, supervisore tecnico di un impianto dell’area, è sempre stato un appassionato dell’elettronica e, soprattuto, della robotica: è arrivato a partecipare, con i suoi allievi, a contest internazionali riportando piazzamenti lusinghieri. “Parto dall’elettromagnetismo, ché nel robot non c’è solo il cervello – racconta -. Realizzando dei robot abbordabili, lavorando in sicurezza (con batteria) gli studenti possono apprendere i concetti principali: l’atomo, i circuiti elettrici, i servomotori, l’elettromagnetismo. I loro feedback sono molto positivi, ma l’obiettivo finale è realizzare tornei dove ognuno potrà realizzare il proprio robot da esibire in’arena da combattimento (impegni, questi, al di fuori di “Floridia in Biblioteca” n.d.r). Il sessanta per cento degli alunni è composto da ragazze, a testimonianza che la fisica non è privilegio del genere maschile”.