È un film-maker un cronista della storia di Floridia e oltre. È Giuseppe Borgione un personaggio benvoluto da tutti per la sua classe e raffinatezza nell’immortalare i momenti più significativi della comunità. Lui e la sua compagna (si dice così oggi, no?) Maria Sanzaro arrivano all’ora. “Non è un traguardo ipotizzabile oggi per le coppie – commenta Giuseppe -. Mi sento fuori luogo, fuori tempo, M’immaorai di Maria a 15 anni lei appena 14. Un amore eterno”. Entrambi non hanno mai avuto problemi perchè la teoria-Borgione è “quantistica”. Parla dell’ elastico: semplicemente occorre comprensione reciproca. E se oggi c’è un default del matrimonio è per l’eccessiva confusione dei ruoli uomo-donna. O almeno potrebbe essere una chiave di lettura, senza far polemica o accendere diatribe femminil-maschiliste. “Purtroppo abbiamo assistito a un rivesciamento di ruoli dal 70 in poi -ricorda-.
L’uomo soccombe spesso, ormai, ma chi vince non è felice. Non c’è pazienza da entrambi. Ragazzi, si può pure arrivare arrabbiati a casa: lavoro, situazioni difficili da gestire. Pazienza, serve pazienza e riflessione”. Sul banco degli imputati c’è la tecnologia. Non lo dice il mitico Giuseppe, lo ribadisce, semmai, supportato dalle analisi sociologiche: “la tecnologia è stata mal gesrita – afferma – e l’equilibrio è venuto meno. I nostri erano altri tempi e pronunciare il fatidico ” nella buona e nell cattiva sorte” rappresenta una legge divina. Si era consci di ciò che si faceva. Adesso quella formula viene a malapena ascoltata dalla maggior parte delle coppie, ma potrei sbagliarmi”.
La Floridia sorridente è passata. E non solo Floridia “il mondo in cui filmavo le coppie che si sposavano – ricorda romantico – è quello in cui si ci amava davvero. Non si sceglieva per moda o convenienza”. Certamente queste cose ci sono sempre state. Oggi, purtroppo, sono amplificate da una realtà irreale, virtuale, televisiva “on demand”. “La famiglia un luogo sacro – racconta col suo solito garbo – altrimenti non sposatevi. Spegnete la tivú, amatevi, non cercate la soap-opera, il primcipe azzurro, la super donna. Cercate voi stessi, la realtà del vostro cuore. Non la finzione degli schermi. Dal canto mio sono fortunato e Maria l’ho conosciuta per gioco e per gioco ci siamo fidanzati. Poi ha vinto la poesia. E siamo stati in due a pensarla allo stesso modo”.