Polemiche dei consiglieri Carianni, Infalletta e Vassallo, che avrebbero voluto discuterlo in commissione. “Il Piano – conferma Marco Carianni – non è passato dalla Commissione, pervenendo direttamente in aula. E’ un’angheria, perché il confronto, oltre al galateo politico e istituzionale, avrebbe dovuto tenersi prima. Sul piano così modificato abbiamo più volte chiesto parere di legittimità agli organismi tecnici, che ci hanno rassicurato. Tuttavia, abbiamo serie perplessità che sicuramente rappresenteremo agli organi competenti”.
Bagarre intorno ai fondi “di dubbia esigibilità”. “Le domande che abbiamo posto – ribadisco – si sarebbero dovute risolvere in commissione. Così non si rispetta l’Abc amministrativo”. “Secondo me – conferma Gaetano Vassallo – il Piano è passato in modo del tutto “incosciente”, la seduta era stata dichiarata chiusa”. Secondo il consigliere pentastellato Infalletta, “andavano effettivamente fatti alcuni passaggi prima di arrivare in Consiglio, per avere chiarezza su tutti i conti presentati”. Già, sono apparse alcune stranezze. “A me è pervenuto il nuovo Piano solo stasera – dice laconica – e ho cercato di esaminarlo rapidamente, per quanto fosse possibile: le spiegazioni che ho avuto mi hanno lasciato nel dubbio; per tale ragione non mi sono sentita di votarlo. Le tariffe “le” hanno approvate, valuteremo il tutto. I 300 mila euro sui quali s’è disquisito? Sono fondi che hanno caricato in previsione di una cifra che non riscuoteranno: queste cifre, già divise fra i cittadini, arrivano ogni anno in aula fra il 22 e il 27 marzo”. Coincidenze.