“A piedi nudi nel Parco”, parafrafrasando la celeberrima commedia di Neil Simon, qui, non si potrebbe certamente passeggiare. E sotto il vigile sguardo dei genitori, circa 50 bambini, alla sera, cercano di dar libero sfogo al loro istinto giocoso. E’ Martina che parla a nome delle mamme e delle nonne che, invano, tentano di trovare un posto su cui poggiarsi senza riportare danni. Ma “va bene così”: le luci che non funzionano, le siringhe ogni tanto ritrovate per terra, le barriere architettoniche, le ringhiere arrugginite. Va bene tutto, si fa per dire. I genitori presenti non lanciano strali contro nessuno in particolare: si limitano a far notare che da troppi anni la piazza versa in condizioni quantomeno discutibili.
E vorrebbero un po’ d’attenzione. L’invito è rivolto anche a coloro i quali lasciano i propri quattrozampe liberi di dar libero sfogo alle deiezioni, incrementando l’insalubrità del sito. “La responsabilità è anche del cittadino – dicono all’unisono – non solo delle istituzioni”. Le infrastrutture?Rimangono due sole panchine sane, o poco più, circondate della sporcizia che invade ogni angolo della piazza. “I nostri bambini devono prima pulire, poi pensano a giocare”. Questi i fatti. “Ai nostri nipoti – osservano le nonne appoggiate, come uccelli su un trespolo, su quanto rimane di una panchina – tocca sempre lavare le mani per precauzione”. In fin dei conti, concordano tutti sulla bellezza della piazza, se solo fosse riportata in condizioni ottimali: luce, barriere architettoniche, panchine. L’estate è alle porte, i residenti sono volenterosi, portandosi il caffè freddo con un occhio rivolto ai giochi dei piccoli. Basterebbe poco, a loro avviso, per eliminare le criticità del piccolo polmone verde.