Paolo Italia, ribadisce i concetti espressi da Landini, “spalmandoli” sul territorio provinciale. Votazioni dal 17 al 19 aprile
È un segretario sotto pressione, Italia, appassionato nel suo tour della provincia. Una ricognizione che porterà alle elezioni delle nuove rsu – che ringrazia anticipatamente – e al tentativo di raddrizzare una scuola che buona non è, o quantomeno, che deve operare dei cambiamenti. “Siamo alla vigilia delle votazioni – afferma Paolo Italia – dopo aver consultato comune per comune, scuola per scuola, tutte le realtà. Un lavoro intenso, capillare”. Il nuovo ruolo che avranno le future Rsu – 285 complessivamente – in tutti i posti del pubblico impiego, a suo avviso, dovrà rigettare quell’autoritarismo che “ci era stato consegnato dalle riforme precedenti”. Insomma, si deve aprire una nuova stagione in cui, a esser protagonista, è il confronto: “Dalla riforma Brunetta in avanti, passando per la Gelmini, fino alla riforma Renzi – osserva – la Buona scuola ha mostrato i suoi lati negativi e bisogna porre le opportune correzioni. Le candidature in campo coprono tutte le esigenze: dal personale Ata al docente. Abbiamo un’idea di scuola che “rompe” col passato della scuola-azienda, aprendo alla comunità educante, dove la partecipazione reale è essenziale. Col nuovo contratto si parla proprio di comunità educante, che mira alla conoscenza e all’approfondimento delle tematiche nel mondo scolastico: è un nuovo strumento, il contratto, ma rappresenta anche una più importante responsabilità da condividere. Una coincidenza che ci permetterà di esprimerci al meglio: di questo ringrazio fin d’ora l’impegno di tutti perché è forte il compito che ci aspetta”. L’appuntamento con le votazioni, per i quasi 9000 addetti (8500 per la precisione) della provincia, è dal 17 al 19 in tutte le sedi scolastiche.