I preparativi per il rush finale dei festeggiamenti in onore del santo di Pietralcina sono al culmine e il team che ha lavorato intensamente per addobbare la piazza e coordinare le attività e gli spettacoli connessi all’evento, tracciano il quadro del momento. “Ricordiamo che la statua del santo, pur essendo stata acquistata dal quartiere 9 anni fa, ha fornito sempre l’impulso per ripartire con lo spirito giusto. San pio “è“ la fede – premette il presidente dell’associazione San Paolo, Luciano Lo Nero -. E’ ciò spinge tutti a prodigarsi, familiari compresi, per ricreare, ogni anno, le stesse emozioni genuine. Sono stato coadiuvato da una squadra unita.
Senza questo apporto non saremmo potuti arrivare così lontano”. Salvatore Inturrisi, veterano della Festa, riflette sulle difficoltà: “Le feste partono da lontano, perché c’ è un progetto studiato a tavolino – dice -. Questa volta abbiamo puntato anche al folklore e allo spettacolo per riunire più persone possibile. Tutte le attività associative di Solarino, purtroppo, hanno un periodo di vita breve: la “San Paolo”, invece, ha resistito perché ha armonia, voglia di fare, ed è instancabile nel cercare aiuto. L’associazionismo non può cullarsi su eventuali contributi degli enti locali, ma deve far leva solo sulle proprie forze. Altrimenti si perdono le tradizioni più belle”. Nel fine settimana i festeggiamenti giungono al culmine (l’evento è dettagliatamente descritto sulla bacheca dell’associazione San Paolo). Soddisfatti anche il vicepresidente, Antonio Scalora, il cassiere, Seby Giangravè, e i consiglieri Luciano Inturrisi e Salvo Inturrisi.