
La chitarrista Serba incanta l’uditorio di San Paolo
Milica Ristic sfodera subito una poetica degli armonici di finissime trame già sul “Dia de novembre” di Leo Brower. La chitarrista serba è espressiva e cattura l’attenzione con la sua personalissima tecnica intrisa di arpeggi ed escursioni dinamiche davvero coinvolgenti . Il repertorio passa per “l’allegro risoluto di Paganini”, dove la fluidità dei movimenti si proietta con naturalezza lungo il rettangolo del palazzo comunale. La “ragazza di Belgrado” sfodera disinvoltura e rende semplice i passaggi più ostici; naturale, intimistica, scorre veloce sull’ebano della tastiera, fissando i concetti letterari dei suoi compositori.Piazolla,
“Verano porteno”, viene risolto con quel delicato mix tra passione, tecnica, rispetto della partitura. Un’artista completa, dalla ricca tavolozza di colori, che apre questo sesto evento internazionale nel modo più efficace e spettacolare per la chitarra classica. Il maestro Fabio Barbagallo ha ringraziato, come era giusto che fosse, l’amministrazione comunale e il sindaco,
Sebastiano Scorpo, per il sostegno alla diffusione della cultura delle seicorde. Pirotecnica, malinconica, eppure incantevole, anche nel finale di matrice sudamericana. Chapeau.