IL PRESIDE PISANI COMMENTA L’HAPPENING CON UNA FRASE DI PAPA FRANCESCO:”Per educare un bambino occorre un villaggio”.
Dislessia, inclusione, lavoro: questi i nodi fondamentali emersi dalla giornata dellβAID – Associazione Italiana Dislessia β al Liceo Scientifico βLeonardo da Vinciβ. Per far questo bisogna βandare oltreβ al dettato delle leggi, metterci il cuore, aprirsi al territorio, per scoprire i talenti del dislessico. Un approccio inclusivo, sΓ¬, ma anche in grado di costruire valori e una piΓΉ spiccata tensione alla condivisione. βLa differenza Γ¨ una ricchezza per la classeβ dice Giacomo Cultrera, ingegnere, che Γ¨ riuscito nel realizzare i suoi intenti attraverso le opportunitΓ inclusive, sommate alla propria forza di volontΓ e alla empatia dei docenti sul suo cammino. βCi metto il doppio di tempo per leggere un testo – esordisce Cultrera -. Per ogni verifica βa tempoβ per me Γ¨ necessario completare l’altra metΓ del compito: ciΓ² significa prendere un 5. Mi accadde alle superiori, dopo un compito di matematica giusto , ma da completare poichΓ© il tempo era giΓ scaduto. La prof. aveva notato questa mia difficoltΓ nel leggere con maggior lentezza e mi assegnΓ² il doppio del tempo per svolgere le verifiche successive: infatti, al test seguente, riuscii a prendere 10.
Serve garantire l’accesso alla diagnosi in modo semplice e meno oneroso. βAttualmente β annota β non esiste un centro pubblico che si occupi della diagnosi dell’adulto per ogni area geografica; chiediamo ci sia almeno un punto di riferimento per ogni regione. E non solo: servono strumenti compensativi nelle universitΓ , previsti dalla 170, ma non dispiegati in modo uniforme nei vari atenei italiani. Uno studente che si presenti ad un esame e dica d’esser dislessico, deve essere garantito, non puΓ² rinunciare a quelle misure necessarie a raggiungere il proprio obiettivo di studio.
βLa dislessia Γ¨ il motore di partenza di tutti gli altri Dsa β spiega Tommasa Maimone, presidente sezione AID Siracusa -. Il nuovo DM racchiude tutti i disturbi dell’apprendimento. La 170 divide in quattro categorie tutte le problematiche, ma anche la discalculia puΓ² provenire dalla dislessia; noi insegnanti dobbiamo comprendere che vivere un disturbo dell’apprendimento Γ¨ essenziale per poter dire : βInsegnami come io imparoβ. Iniziai con mia figlia. Ed assistere agli strumenti attraverso i quali un dislessico impara Γ¨ sempre una scoperta incredibile perchΓ© permeata da genialitΓ . Vivere con un dislessico amplifica, inoltre, le strategie didatticheβ. C’Γ¨ un interscambio emozionale, culturale, valoriale, di grande rilievo. βNon Γ¨ una disabilitΓ , ma una βcaratteristicaβ da comprendere. E le lezioni frontali vanno sostituite con una didattica calata nella realtΓ . Non basta studiare tale βcaratteristicaβ, ma adattare la didattica al singolo ragazzo, personalizzando il proprio approccio d’insegnamento, scendendo dalla cattedra.
βDa anni β sottolinea il Dirigente scolastico, Marcello Pisani β la scuola Γ¨ aperta al territorio per affrontare questo necessario cambiamento del profilo della scuole. Cito anche Papa Francesco per far comprendere questo indispensabile paradigma: βPer educare un bambino ci vuole un villaggio.β. CioΓ¨ Il contesto: il Comune, la Provincia, le associazioni del terzo settore, la scuola che devono procedere in sinergia. Gli studenti con bisogni educativi speciali hanno diritto a un vero percorso individualizzato e personalizzato che non sia selettivo: l’incontro con i ragazzi era necessario. Abbiamo coinvolto 700 ragazzi, per andare oltre, per rendere la tecnologia viva e coinvolgente in queste dinamicheβ.
L’assessore allβ istruzione Serena Spada: βFondamentale condividere storie, esperienze, strategie- chiosa al termine del convegno -. Con La dislessia si misura il 10 per cento della popolazione: sono numeri elevati. Bisogna avere una diagnosi in tempo, e dialogare con le scuole per far tesoro di quelle preziose diversitΓ in grado di rendere migliore il territorioβ.
La giornata Γ¨ stata realizzata sotto il patrocinio del Comune di Floridia, con la sezione AID di Siracusa. In mattinata si era svolta la prima fase del convegno, aperto dai saluti istituzionali del sindaco, Marco Carianni, dell’assessore ai Servizi sociali, Marieve Paparella e della stessa Maria Serena Spada.